La luce
È formata da onde elettromagnetiche paragonabili alle onde radio o televisive, ma di lunghezza d’onda più corta. Nello spettro della luce la lunghezza d’onda che va dei 400 ai 750 nm ( nanometro = unità di misura della luce) é visibile all’uomo. Le radiazioni con una lunghezza d’onda inferiore ai 400 nm sono chiamate Ultraviolette e provocano delle reazioni fotochimiche complesse. Radiazioni al di sopra dei 750 nm (infrarossi) provocano delle alterazioni della temperatura a favore di fenomeni di ossidazione.
Mi sento  un poco in imbarazzo, scrivere sulla luce rivolgendomi ai fotografi che, si suppone conoscano a sufficienza questa materia. In ogni caso meglio ricordare che il materiale “fotografico” é materiale che reagisce alla luce anche dopo un completo trattamento chimico.
È più che naturale che la fotografia rimanga a diretto contatto della luce, almeno per poterla vedere, ma che questa rimanga esposta alla luce diretta del sole o ad una fonte luminosa molto forte per troppo tempo é causa di quelle reazioni fotochimiche di cui si parlava prima. In oltre la stampa fotografica é supportata dalla carta che se esposta alla luce si infragilisce e si deteriora.